Adam, Jean-Pierre: La construction romaine. Matériaux et techniques, 22.7 x 27, 370 p., ISBN : 9782708410374, 69 €
(Librairie Picard & Epona, Paris 2017)
 
Rezension von Maurizio Buora, Società friulana di archeologia
 
Anzahl Wörter : 597 Wörter
Online publiziert am 2018-11-07
Zitat: Histara les comptes rendus (ISSN 2100-0700).
Link: http://histara.sorbonne.fr/cr.php?cr=3305
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          Crediamo che sia ambizione (e speranza) di ogni autore poter rivedere e aggiornare quanto ha già pubblicato, seguendo, per quanto possibile, il corso delle nuove acquisizioni, ma anche il progredire della sua personale conoscenza. Ciò vale in special modo per lo studio dell’archeologia, che ogni giorno si arricchisce di nuove scoperte, prospettive e campi di indagine. Spesso la fortuna di un’opera è legata al particolare momento in cui essa appare e non sempre le edizioni successive riescono a eguagliare il culmine già raggiunto. Pare che questo non sia il caso del volume in esame, che mantiene la sua forma (e funzione) di classico e quindi, a giudicare dal numero delle ristampe e delle edizioni, serve a un gruppo sempre folto di nuovi appassionati, studenti e studiosi.

 

          È  da poco (2017) stata pubblicata  una nuova edizione (la settima) di un classico : il volume di J.-P. Adam su la Construction romaine. Essa mantiene il formato originale, con lo stesso numero di pagine e la medesima impostazione. La ripartizione è, ovviamente, quella tradizionale, divisa in 11 capitoli. Dopo l’introduzione, la prima parte  è dedicata alla topografia e agli strumenti di cui essa si serve (groma e corobate, pp. 9-22); essa precede nell’analisi dei materiali per la costruzione (pp. 23-109). A questa  fa seguito la trattazione delle tecniche murarie, suddivisa in “grand appareil” (pp. 111-128), strutture miste (129-136), “petit appareil”  (pp. 137-172).  Vengono poi le strutture vere e proprie: gli archi e le volte (cap. 6, pp. 173-213), la carpenteria (pp. 213.234), i rivestimenti (pp. 235-250), i pavimenti (pp. 251-256). Concludono l’opera un capitolo dedicato ai programmi tecnici, ossia adduzione, smaltimento delle acque e infrastrutture stradali (pp. 257-316), per finire con le tecniche e i programmi dell’architettura domestica e artigianale (pp. 317-354)..

 

         Nella nuova edizione le immagini sono  in gran parte a colori e ciò rende il libro  più gradevole. Abbiamo contato oltre 240 figure nuove, il che corrisponde a circa il 31,5 % di sostituzioni.  Al posto di una ventina di disegni che riproducevano opere antiche – per lo più rilievi – ora troviamo le foto degli originali. C’è qualche nota in più: ad es. nel capitolo dedicato al legno vi sono ben 22 nuove note. Nella bibliografia si mantiene l’impostazione originaria, cui è premessa una tavola delle abbreviazioni utilizzate. Ovviamente nelle diverse articolazioni, che rispettano la divisione in capitoli dell’opera, i testi citati sono cresciuti di numero, in media dal 130 al 160 e più per cento. Il capitolo più ricco, a questo proposito, è quello che riguarda i siti e i monumenti. Molte delle pubblicazioni citate sono opera del medesimo Adam, da lui date alle stampe dopo l’uscita della prima edizione dell’opera.

 

         Al giorno d’oggi da più parti si propongono gruppi e progetti di ricerca sui materiali da costruzione e le tecniche antiche. Nel 1996 è stata fondata la rivista “Archeologia dell’architettura” che dà spazio anche agli atti di convegni sui materiali da costruzione: ad es. il volume XX del 2015 contiene gli atti dell’incontro tenuto a Roma il 27 e 28 novembre 2014 sul laterizio in età imperiale. Innumerevoli sono poi in Italia e in Europa le giornate di studio  su particolari infrastrutture (esempi tipici sono gli acquedotti e le fognature, ma anche le strade sono oggetto di sistematica analisi). Quindi questo manuale, come tutti i manuali, del resto, corre il rischio di essere  fortemente  superato nei dettagli. Nondimeno mantiene il suo merito – almeno per ora insuperabile – di offrire una trattazione sistematica di una chiarezza veramente cartesiana in forma gradevole e leggera, senza rinunciare a una completezza scientifica e a un originale approfondimento, in molti punti.