Greco, E. (dir.): Giornata di studi nel ricordo di Luigi Beschi/ ΗΜΕΡΙΔΑ ΕΙΣ ΜΝΗΜΗΝ ΤΟΥ Luigi Beschi: Italiano, Filelleno, Studioso Internazionale. Atti della Giornata di Studi, Atene 28 novembre 2015, ISBN-13 : 9789609559089, 69 €
(Scuola Archeologica Italiana di Atene, Atene 2017)
 
Rezension von Federica Cordano, Università degli Studi di Milano
 
Anzahl Wörter : 1259 Wörter
Online publiziert am 2018-11-13
Zitat: Histara les comptes rendus (ISSN 2100-0700).
Link: http://histara.sorbonne.fr/cr.php?cr=3109
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     Emanuele Greco apre e chiude il volume che raccoglie gli atti della giornata da lui stesso organizzata presso la Scuola Archeologia Italiana ad Atene, in memoria dell’amico Luigi Beschi. E’ un libro ricco per i contenuti, per le immagini, per la completa bibliografia dello stesso Beschi e per le ampie bibliografie dei singoli contributi, che spesso riconducono allo stesso Beschi.

 

          Riccardo Di Cesare era il più adatto a cogliere il rapporto di Beschi con la musica ed inizio dal suo articolo perché è proprio l’approccio alla musica, il principale argomento con il quale Luigi Beschi accoglieva i visitatori della sua casa ateniese. Di Cesare percorre tutto ciò che l’onorato ha scritto a proposito della musica, antica e moderna, lungo il percorso della sua vita, coniugando efficacemente la riflessione storica con quella archeologica, iconografica e letteraria.

 

          M. Chiara Monaco presenta un saggio importante sul santuario dei Cabiri a Chloi, nell’isola di Lemno, uno dei lavori più importanti del suo Maestro, senza dimenticare le ricerche che lo hanno preceduto, compiute dalla Scuola Italiana di Atene dal 1923 in poi, con la drammatica interruzione dell’allontanamento del direttore Della Seta, a causa delle leggi razziali, e della seconda guerra.

 

          Gli scavi condotti dal Beschi vanno dal 1982 al 1996, ad una parte di essi ha partecipato la Monaco stessa, la quale ci propone in questa sede una chiara esegesi degli scritti di Beschi sul Cabirio: temi difficili e noti perché riguardano le discusse origini delle popolazioni dell’isola. La Monaco, che proseguirà lo scavo, interviene sulla cronologia del Telesterio (forse dagli inizi VII sec. a.C. al 512/11 a.C.) con una importante messa a punto della ceramica arcaica.

 

          Ma l’isola di Lemno è soprattutto Efestia, ed agli scavi del relativo santuario si riferisce il contributo di Emanuele Greco, il quale si è specificamente concentrato sulla complessa vicenda della pubblicazione dei vecchi scavi. Per la storia della ricerca italiana a Lemno è fondamentale la monografia di Laura Ficuciello, Lemnos. Cultura,storia, archeologia, topografia di un’isola nel nord-Egeo, SAIA XX,1,1, Atene 2013.

 

          Gli scavi recenti, sui quali ci aggiorna Greco, sono in particolare quelli del ‘santuario dell’Istmo’, della Scuola Italiana, e anche quelli condotti da A. Arkontidou-Argyri, dai quali proviene la seconda iscrizione ‘tirrenica’, pubblicata da Carlo De Simone. Su un blocco dell’edificio del ‘santuario dell’Istmo’ è incisa una singolare figura mostruosa, sull’interpretazione della quale certamente tornerà la critica; pare invece definitiva la datazione della distruzione dell’edificio al decennio 480-470 a.C., cronologia diversa da quella indicata dalla tradizione letteraria, la quale suggerirebbe per la fine di Efestia il ventennio precedente. A. Arkontidou-Argyri dedica due pagine affettuose al ricordo di Luigi Beschi, in particolare ai tanti anni di collaborazione lemnia, proficui per la sua stessa formazione.

 

          Al rapporto specialissimo che Beschi instaurava con i giovani ci riporta il contributo di Salvatore Settis che apre il volume: in queste dense pagine Settis indaga il rapporto del Beschi con l’archeologia come rivisitazione della storia e la ‘geografia culturale’, che lo studioso indagava individuando nella continuità della civiltà classica temi apparentemente distanti fra loro. Naturalmente la passione per la topografia di Atene e per le rappresentazioni pittoriche di essa fanno parte di questo speciale approccio.

 

          Alessia Zambon spiega proprio in queste pagine come Beschi studiò l’attività di Louis Fauvel, console francese ad Atene, e come ne seguì le tracce per una buona parte delle ricerche topografiche, riguardanti Atene ma non solo. Lo studio della documentazione di una tomba di fanciulla attica, scoperta dal Fauvel nel 1806, permise al Beschi di riconoscere definitivamente una lira nello strumento musicale deposto in quella sepoltura, naturalmente utilizzando al meglio le conoscenze musicali di cui si è già fatto cenno. Una preziosa Appendice al lavoro della Zambon contiene le serie numerate dei disegni di Fauvel. Il corredo di immagini è ricco ed importantissimo, come negli altri contributi.

 

          Ricordi di vita, che significativamente sono anche ricordi di dottrina, scrivono qui Irene Favaretto e Francesca Ghedini: entrambe ripercorrono gli interessi ‘veneziani’ e aquileiesi del Beschi e l’eredità lasciata da lui all’Università di Padova, malgrado il breve periodo di permanenza. Ancora allo studioso del collezionismo si rivolge l’intervento di Mario Benzi, amico e allievo pisano dell’onorato, il quale ripercorre la storia di un piccolo gruppo di reperti esposti al Museo Civico Archeologico di Bologna, nella Collezione Giovanni Cappellini: si tratta di oggetti provenienti dagli scavi ottocenteschi a Santorino, accompagnati da una preziosa e particolareggiata documentazione grafica e fotografica.

 

          Michalis Tiverios dedica all’amico l’analisi di alcuni preziosi frammenti del pittore Macrone con rappresentazioni che ricordano quelle dei vasi a figure rosse di Duride e del Pittore di Burgos con le famose scene degli eroi Aiace, Odisseo o Achille, che giocano a dadi su un tavolo. I personaggi rappresentati da Macrone sono diversi, sono accompagnati dai loro nomi: Diomede, Agamennone, Nestore, Tideo e non giocano ma votano, indossano himatia e tengono in mano i bastoni, proprio come si faceva nei tribunali ateniesi nel V sec. a.C.. Anche in questo caso è molto importante l’apparato iconografico.

 

          L’ampio contributo di Manolis Korres sul trofeo di Maratona si collega perfettamente alla ricerche antiquarie di Luigi Beschi, il quale aveva trovato nelle già ricordate carte di Louis Fauvel utilissimo materiale relativo ai trofei di Maratona e Salamina. Korres ipotizza la collocazione originaria del trofeo nel punto esatto nel quale i Persiani avrebbero dovuto iniziare la ritirata e ne propone la datazione all’epoca di Cimone, aiutato da un confronto nel Propileo dell’Acropoli. Nel 2004, pochi giorni dopo l’installazione della replica, lo stesso Korres ha trovato dei frammenti di una base che prevedeva una statua grande due volte il naturale: un lavoro da riprendere ma già documentato al meglio nel volume qui presentato.

 

          Anche nell’articolo di Ida Baldassarre si individua il metodo personalissimo del Beschi nello studio del mondo antico, in questo caso il riferimento è alla scultura cirenaica, sia classica che ellenistica, nella quale egli ben riconosceva le influenze esterne accanto alle espressioni originali.

 

          Il contributo di Bruno d’Agostino è un doppio omaggio alla cultura del Beschi, con l’indagine sui Pelasgi e l’Attica e con il riferimento alla Sua Lemno.

 

          Concludo ricordando, come ha fatto d’Agostino, il superbo commento al Primo Libro della Periegesi di Pausania nella splendida edizione della Lorenzo Valla, nel quale si può ritrovare tutta la conoscenza e l’amore che Luigi Beschi ha nutrito per l’Attica e con il quale i numerosi suoi allievi hanno rivissuto le indimenticabili lezioni ateniesi, ricordate anche da alcuni degli autori nel volume qui presentato.

 

 

Indice

 

Premessa / Emanuele Greco, 9


Bibliografia di Luigi Beschi / Gli allievi della SAIA, 11


Luigi Beschi: l’occhio dell’archeologo / Salvatore Settis, 27


Luigi Beschi e Louis Fauvel / Alessia Zambon, 45


Il contributo di Luigi Beschi agli studi sul collezionismo e sull’archeologia delle Venezie / Irene Favaretto – Francesca Ghedini, 85


Oggetti dai primi scavi a Santorino nella collezione Giovanni Capellini del Museo Civico Archeologico di Bologna / Mario Benzi, 103


Επεισόδια από τη ζωή του Σαλαμινίου Αίαντος και απόπειρες αποκρυπτογράφησης των μηνυμάτων τους / Michalis Tiberios, 127


Το τρόπαιον του Μαραθώνος, αρχιτεκτονική τεκμηρίωση / Manolis Korres, 149


Cirene e la Grecia nelle ricerche di Luigi Beschi / Ida Baldasarre, 203


I Pelasgi e Atene: il tempietto dell’Ilisso / Bruno d’Agostino, 215


Dalle Muse a Bach. Gli studi Luigi Beschi sulla musica greca tra antico e moderno / Riccardo di Cesare, 227


Αναμνήσεις από τη συνεργασία μου με τον Luigi Beschi / Aglaia Archontidou-Argyri, 257


Litora rara, et celsa Cabirum delubra. Luigi Beschi e gli scavi nel santuario di Chloe / Maria Chiara Monaco, 259


La pubblicazione del santuario arcaico di Efestia: Luigi Beschi e la promessa mantenuta / Emanuele Greco, 301